Diari di lavoro 1. Federico Zeri. Einaudi, 1983.

40,50

Solo 1 pezzi disponibili

Descrizione

Einaudi (Saggi 654); 1983; 8806055747 ; Copertina flessibile sovracoperta; 21,5 x 16 cm; pp. 122; Volume riccamente illustrato b./n. ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno buono con qualche segno all’indice della collana; Buono (come da foto). ; Appena pubblicati – dodici anni fa i Diari di lavoro 1 di Federico Zeri colpirono per la novità e l’essenzialità della formula e per il loro stile, volutamente antiletterario, che non restituiva altra emozione se non quella di un rapporto quanto mai diretto e immediato con l’opera d’arte. Cosí come impressionarono l’autorità e la perentorietà con cui riaffermavano la necessità di riconoscere importanza fondamentale all’attribuzione in un momento in cui altri metodi di approccio all’opera d’arte tendevano a ridiscuterne il prestigio. A questi fatti, tuttavia, si attribuí allora un’importanza relativa. Non ci si rese conto appieno del significato innovatore dei Diari rispetto al modo corrente di far storia dell’arte. Ciò che finí per attrarre ogni attenzione furono, piuttosto, il valore delle «scoperte» che contenevano e le conseguenze, talvolta notevoli, che ne derivavano al profilo della pittura italiana fra Tre e Ottocento. Fece scalpore ad esempio l’identificazione degli straordinari Beccafumi di Pittsburg. Proprio come, nel caso in tutto simile dei Diari di lavoro 2, l’attribuzione al Caravaggio di una serie di bellissime «nature morte», con cui Zeri ricostruisce la misteriosa attività giovanile del pittore… ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg