Descrizione
Mulino (Scienza politica); 1997; 9788815061232; Rilegato ; 21,5 x 14,5 cm; pp. 320; Prima edizione. ; qualche sottolineatura a matita, ex-libris al frontespizio, minimi segni d’uso alla copertina; Buono, (come da foto). ; Le democrazie sono più pacifiche degli stati autoritari? Quali sono le cause della «pace democratica»? Vige anche nelle democrazie ciò che un’antica dottrina definiva Ragion di Stato? Quanto pesano l’opinione pubblica e i cicli elettorali sulla politica estera delle democrazie? Come agiscono le democrazie sulla scena internazionale? E cosa cambia, nei comportamenti delle democrazie, quando un «ordinato» sistema bipolare lascia improvvisamente il posto a un caotico multipolarismo? Combinando riflessione teorica e analisi di casi storici, questo libro esplora i rapporti fra la democrazia e la politica internazionale. Mettendone in luce la complessità, l’autore mostra come sia mal posta l’antica disputa fra i teorici liberali che esaltano le specificità della democrazia e i teorici realisti dello Stato-potenza che quelle specificità risolutamente negano. I comportamenti internazionali incentivati dalle democrazie sono effettivamente diversi, contro l’opinione dei realisti, da quelli favoriti dai sistemi autoritari, ma non così diversi come certi liberali pretendono. Con la fine del sistema bipolare, le democrazie occidentali hanno acquistato una nuova libertà di manovra. Per discutere il presente e il futuro delle democrazie è dunque essenziale conoscere condizioni e vincoli che ne influenzano il ruolo internazionale. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.