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L’utopia della libertà eguale. Franco Sbarberi. Bollati Boringhieri, 1999.

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Descrizione

Bollati Boringhieri (Saggi storia, filosofia e scienze sociali.); 1999; 9788833911939; Copertina flessibile ; 22 x 15 cm; pp. 218; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Il liberalismo sociale ha intuito che la libertà è un valore in perenne svolgimento. E l’ha tradotta nell’idea di una cittadinanza al plurale. Questo processo accumulativo, iniziato nella Francia rivoluzionaria, è proseguito oltre Manica, dove autori di matrice liberale e socialista giungono alla conclusione che senza una tutela permanente dei diritti civili e politici e senza un quadro di certezze pubbliche in materia economico-sociale non esistono le condizioni di una libertà condivisa. Nell’Italia fra le due guerre Carlo Rosselli è colui che ha riproposto con maggiore lucidità l’idea suggestiva della equal liberty, tentando di coniugare le ragioni dell’autonomia degli individui con quelle della giustizia nella formazione e nella distribuzione delle risorse e delle opportunità. L’idea di una libertà condivisa (la «giusta» libertà) ha ispirato anche le riflessioni del filosofo della morale Guido Calogero, del giurista Piero Calamandrei e del filosofo della politica e del diritto Norberto Bobbio. Tre intellettuali che hanno attraversato l’azionismo politico assumendo il legato della «rivoluzione democratica» contro l’annichilimento della personalità dell’uomo voluto dai totalitarismi del Novecento. Il proposito è stato quello di coniugare libertà ed eguaglianza, motivi individualistici ed esigenze di solidarietà sociale non nelle forme palingenetiche di una rivoluzione proletaria del futuro, ma nei modi possibili di una costituzione democratica del presente. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

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