Descrizione
Mondadori (Le Scie.); 1973; Noisbn; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta ; 22 x 16,5 cm; pp. 510; Traduzione di Libero Sosio. Prima edizione ita.. Volume con 24 ill. nel testo.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni, manca triangolino prezzo), interno senza scritte, timbro alla prima pagina, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Tranne pochissime memorabili eccezioni, i libri in cui si raccontano le vicende delle ere e dei popoli presentano i fatti bellici come fratture, interruzioni, parentesi nel corso della storia. Anche nelle opere che analizzano minuziosamente origini, svolgimento e conseguenze delle guerre, quando i giovani « civili » diventano uomini in armi e le officine non producono più aratri ma spade e bocche da fuoco sembra che inizi un intermezzo che si svolge fuori del consueto scenario sociale, tra le quinte della storia. Questo libro di Preston e Wise riporta invece gli eserciti nella storia, studiando la guerra come un fatto sociale condizionato dall’evoluzione economica, culturale e tecnologica, e che a sua volta condiziona il seguito di tale evoluzione. Le « parentesi » belliche sono qui esaminate e valutate, attraverso le diverse epoche, all’interno delle strutture delle società in cui sono esplose e si sono sviluppate; e l’arte militare non è considerata come qualcosa di autonomo rispetto alla globalità del processo storico, ma costantemente ricollegata, per i suoi presupposti tecnici, per le sue concezioni strategiche, per l’uso delle masse umane, alle condizioni materiali di esistenza in un determinato luogo e tempo, all’organizzazione del lavoro, alle idee prevalenti, ai rapporti fra i corpi sociali, e agli effetti che ha avuto sull’evoluzione « civile » delle collettività. Per la prima volta in questo libro la storia militare cessa d’essere un compartimento stagno e rientra nel circolo della storia integrale della società. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
