Descrizione
Marsilio (Saggi); 1992; 9788831755139; Copertina flessibile ; 21 x 15,5 cm; pp. 253; ; leggeri segni d’uso e piccole imperfezioni alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Il viaggio è ormai parte del nostro immaginario ed è una metafora frequente dello stile dei media. Esso è anche un motivo dominante di gran parte della nostra produzione letteraria, come in passato era stato una costante dell’antica mitologia greca. Muovendo dal viaggio siderale di 2001: Odissea nello spazio e da Il nome della rosa, attraversando a ritroso il tempo e avventurandosi tra le ambiguità della magia rinascimentale e le imprese dell’epica cavalleresca medievale, si raggiunge l’antica Grecia, dominata dai miti di ritorno. Rigorosamente terreni, questi narrano come si conquista o si conserva l’identità. Ma per raggiungerli è necessario anche attraversare i miti di fuga, siderali, che all’identità invitano invece a rinunciare, per sostituirla con l’identità suprema». Due sono dunque gli itinerari possibili, disomogenei e prospetticamente diversi, perché i miti di ritorno hanno per oggetto la vita in questo mondo, calpestato dagli uomini, mentre i miti di fuga occupano lo spazio dell’esoterismo. Eppure, proprio questi ultimi adottano il ritorno come un modello. Anche questo cammino à rebour è un viaggio, sia pure intellettuale, che attraversa la storia per guadagnare alla fine quel primo viaggio che gli antichi greci conoscevano col nome di Ritorno: l’Odissea. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.