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La cosa chiamata poesia. Orten Jiri. Einaudi, 1969.

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Descrizione

Einaudi (collezione di poesia 63); 1969; Noisbn ; Copertina flessibile ; 18 x 11 cm; pp. 209; Testo a fronte. Traduzione di G. Giudici, V. Mikes. Prima edizione. ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Il poeta di origine ebraica Jirí Orten (Kutná Hora 1919 – Praga 1941) è stata una figura emergente nel panorama letterario europeo; ebbe una vita brevissima, poiché morì a soli 22 anni in seguito a un incidente stradale; fu seppellito nel Nuovo Cimitero Ebraico di Praga. A 17 anni, nel 1936, inizia a scrivere in giornali e riviste, e dal 1939 a causa delle leggi razziali si servì degli pseudonimi Karel Jílek e Jirí Jakub. Appartiene al gruppo dei giovani artisti Ohnice, che operò negli anni dell’occupazione nazista. Nella sua breve opera letteraria riuscì ad esprimere la sua concezione negativa dell’esistenza, il senso di dolore e angoscia e la coscienza di una morte imminente. Una concezione della vita emblematica per tutta la sua generazione costretta a vivere in una condizione storicamente difficilissima, minata da pericoli imminenti, priva di prospettive di futuro, di normalità e serenità ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.