Multiversum. Tempo e storia in Ernst Bloch, il confronto di Bloch con la tradizione filosofica da Platone a Heidegger. Bodei Remo. Bibliopolis, 1979.

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Descrizione

Bibliopolis (Memorie dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici 5); 1979; Noisbn ; Copertina flessibile muta con sovracoperta; 21,5 x 14,5 cm; pp.149; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze, piccole lacerazioni al bordo), macchia alla quarta di copertina, interno ottimo, senza scritte; Buono, (come da foto). ; PREFAZIONE. Le articolazioni e gli squilibri interni delle idee di tempo storico, di attimo e di progresso costituiscono l’argomento di questo studio, che affronta il nucleo principale delle riflessioni di Bloch, sostanzialmente da Eredità di questo tempo del 1935 a Differenziazioni nel concetto di progresso del 1955, passando attraverso l’opera maggiore, Il principio speranza. L’analisi della Ungleichzeitigkeit della non-simultaneità del tempo storico tra gli individui, i ceti sociali e i popoli – e la proposta di una «dialettica a più strati» e di un Multiversum in cui confluiscano i diversi ritmi della natura e della storia conducono Bloch non solo verso nuove dimensioni filosofiche, ma anche verso l’illuminante interpretazione di alcuni fenomeni politici cruciali di questo secolo. Vengono così chiarite, con una lente concettuale che permette di vedere il pullulare dei diversi tempi storici e l’incrocio delle diverse forme di civiltà, sia l’origine del nazionalsocialismo, sia la fragilità di quelle immagini del progresso basate sulla ideologia colonialistica o sulla diffusione di un presunto modello universale di socialismo. Questi aspetti vengono trattati, rispettivamente, nel primo e nel terzo capitolo. Più immediatamente filosofico è invece il tema del secondo capitolo, in cui viene mostrata la struttura discontinua ed « extraterritoriale » al tempo dell’attimo, nel suo aprirsi al futuro per hiatum irrationalem, ed in cui Bloch si confronta con una lunga tradizione teorica che da Platone, Aristotele e Plotino giunge sino a Leibniz, Hegel, Nietzsche, James, Bergson, Simmel o Heidegger. Ho cercato di non ricostruire soltanto, ‘a maglie strette’, il tessuto discorsivo di Bloch, ma anche di pensare i problemi accanto a lui, di riprodurne e ripercorrerne le difficoltà, i sentieri interrotti, le soluzioni. Bloch non è certo un autore facile: talvolta è sfuggente, spesso si esprime mediante allusioni a tutto l’arco dello scibile. Vale alla lettera, per lui, quanto Hegel aveva affermato: « Quel che per la contadina sono il fratello e il nonno defunto, per il filosofo sono Platone, Spinoza ecc. ». Questo potrà spiegare la densità delle note e la frequenza dei riferimenti, nonché l’intreccio costante della linea di pensiero di Bloch con quella dei classici e dei contemporanei, in un esplicito o implicito dialogo…..; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.