Descrizione
Mondadori (Omnibus); 1972; Noisbn; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21 x 15 cm; pp. 645; Prefazione di Jean-Perre Castelnau con il saggio “Papillon o la letteratura orale” di Jean-François Revel. Traduzione di Danilo Montaldi. XIII edizione ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume brunito; Buono (come da foto); Accusato di un omicidio non commesso, Henri Charrière, venticinquenne, viene condannato all’ergastolo. Non fa tragedie, non denuncia nessuno. Rimpiange una giovinezza che poteva essere diversa, ricorda la morte della madre, la severità del padre che lo spinse alla rivolta. Non ricorre neppure in appello, la sola speranza è nella fuga. Quarantatré giorni dopo l’arrivo a Caienna, inizia la serie rocambolesca delle sue evasioni. Su un piccolo scafo percorre 2500 chilometri di mare, ma viene ripreso. Ritenta numerose altre volte la fuga nei modi più avventurosi e spericolati. Sempre riacciuffato, conosce le galere più atroci a Saint-Laurent-du-Maroni, all’Isola San Giuseppe (dove per due anni fu chiuso in una gabbia arroventata dal sole e invasa dai millepiedi), all’Isola Reale, all’Isola del Diavolo, in Colombia, finché nel 1944 le autorità venezolane gli aprono le porte dell’ultimo carcere, El Dorado. Questo è il racconto di un ex forzato che si rivela un narratore autentico: una lezione di coraggio e di virilità, un eccezionale documento umano, una narrazione parlata, originale, indimenticabile. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.