Descrizione
Einaudi (Saggi 679); 1985; 9788806581640 ; Copertina flessibile con sovracoperta; 21,5 x 16 cm; pp. 248; Traduzione di M. Menghi. Prima edizione. Numerose fotografie b/n fuori testo. ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Nell’aspra lotta politica che contrappose, nell’Atene del IV secolo, fautori e avversari di un accordo con Filippo di Macedonia, svolse, seppur momentaneamente, un ruolo importante il processo intentato contro Timarco, che con Demostene aveva fatto parte di un’ambasceria inviata al minaccioso re macedone. Il grande oratore Eschine accusò Timarco di essersi prostituito in gioventù: per la legge ateniese, chi si fosse macchiato di tale colpa non poteva godere di diritti civili. Prendendo spunto da quell’episodio, sir Kenneth Dover, preside del Corpus Christi College di Oxford, svolge quella che è la più vasta ricerca su fonti primarie fino a oggi tentata sull’omosessualità nella Grecia classica. Il suo proposito è quello di capire entro quali limiti il rapporto omosessuale fosse condannato e in quali ambiti fosse invece ammesso e talvolta addirittura incoraggiato. Le fonti della ricerca sono le più varie – dalla pittura vascolare ai graffiti superstiti sui muri di antiche città, fino alle più diverse testimonianze letterarie: i dialoghi di Platone, le commedie di Aristofane, i discorsi pronunziati da celebri oratori in alcuni processi, gli inni di lirici famosi. L’analisi di Dover riesce a ricostruire in tutta la sua complessità il quadro dei rapporti e delle pratiche sessuali che costituiscono una caratteristica peculiare della società antica e ci permette di capire l’idea che i Greci avevano di amore, di bellezza e di virilità, o come essi considerassero le relazioni fra i due membri di una coppia omosessuale, anche per quel che concerne le esigenze e le norme delle varie società urbane in cui vivevano; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.