Non più disponibile

Nazi gay. Omosessuali al servizio di Hitler. Fabrizio Bucciarelli. Herald Editore, 2009.

COD: 15580 Categoria: Tag: ,

Descrizione

Herald Editore (Per non dimenticare XXI.); 143; 9788864280028 ; Copertina flessibile con risvolti ; 24 x 17 cm; pp. 143; Volume con ill in b./n. Numerose fotografie ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Nella Germania di Hitler gli orrori dei campi di concentramento e ster minio nell’Europa occupata non sono stati solamente frutto di un allucinante percorso politico ma anche una responsabilità di molti insospettabili elementi delle più varie comunità che, anche come carnefici, vi hanno preso parte. Se sono esistiti i “Mischlinge” e cioè i cittadini tedeschi con familiari di religione ebraica che servirono nelle fila delle forze armate naziste alla conquista di altre nazioni per poi diventare essi stessi vittime, allo stesso modo la comunità omosessuale germanica ebbe un importante ruolo nell’appoggio al nazionalsocialismo e nella lotta per la conquista del potere. Centinaia di migliaia di loro, soprattutto uomini, furono affascinati dall’esaltazione della bellezza ariana e maschia propugnata da Hitler e dai suoi seguaci e non furono pochi coloro che si illusero di legittimare, tramite la rivoluzione nazista, la loro condizione sessuale e sentimentale per arrivare al traguardo del matrimonio e dell’adozione nonché legittimare con il potere acquisito la propria elitaria condizione. La violenza che emergeva come dottrina all’interno della comunità gay simpatizzante del nazionalsocialismo fungeva inoltre come catalizzatore per coloro che nella sessualità la sublimavano, attraverso il gioco erotico, per poi diventare in tempi allora non sospetti membri delle famigerate Camice Brune SA e persino nelle milizie scelte delle SS. Tollerati prima e discriminati poi come capro espiatorio, annichilito il sogno di un paradossale progressismo che evidenziasse la loro ariana diversità, vennero prima epurati nella sanguinosa “Notte der Lunghi Coltelli” e poi, in seguito, come detenuti nei Konzentrationlager, nei reparti loro destinati, dove avrebbero subito torture e crudeli esperimenti pseudo medici. Ma nell’orrore di questi ultimi casi va sottolineata, purtroppo, anche la manipolazione che, nel dopoguerra, venne effettuata da movimenti omosessuali politicizzati di parte per paragonare, come in uno squallido calcolo matematico della morte, lo sterminio sistematico di intere comunità, quali quella Ebraica, alla pur sempre drammatica persecuzione dei gay e delle lesbiche tedesche. Quasi a voler nascondere, con un progetto di disinformazione a lungo respiro protrattosi fino ad oggi, che tra questi ultimi non vi erano solo vittime ma anche assassini, come in qualsiasi altra comunità. Dalla Germania di Weimar all’avvento di Hitler, dalla criminalizzazione delle pratiche gay fino agli attuali omosessuali affascinati dal neonazismo, un viaggio allucinante in una delle realtà meno note della Seconda Guerra Mondiale ma anche del nostro tempo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.