Descrizione
Gremese Editore (Gli spilli.); 1989; 9788876054297 ; Copertina flessibile con risvolti; 20 x 13 cm; pp. 239; Collana diretta da Enzo Siciliano. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ;Gore Vidal ha detto che James Purdy è «un vero genio d’America», ed ha ragione. Purdy è un grande scrittore, ma di quelli che amano appartarsi, e vivono ordinatamente nella purezza della propria immaginazione, nella castità del proprio lavoro; un narratore capace di dar scandalo, di togliere il fiato, con l’inavvertibile ferocia con cui guarda agli uomini e alle cose quotidiane, scoprendo, in quanto è più comune, un empito di eversione e di rivolta, con una mano capace sempre di chiaroscuri poetici, di supreme delicatezze psicologiche, di ironia. Purdy è di quegli scrittori che non alzano mai la voce, e per questo può essere anche considerato il vero, segreto maestro di tanti minimalisti che vanno affollando ogni letteratura, principalmente quella americana. Alla sua uscita, nel 1986, Nel palmo della mano è stato salutato dalla critica statunitense come un revival del romanzo picaresco, di un picaresco trattato a contropelo, con grande umoristica finezza. Ma ciò che conta in Purdy non è la tecnica, che pure è una tecnica sempre raffinata, quale può essere quella appresa in due grandi narratori, considerati punti di riferimento obbligato per lui, Twain e Faulkner. Conta in Purdy la profonda conoscenza dell’universo americano, la percezione inimitabile delle psicologie, il senso dell’evento morale che ogni esistenza realizza. Il mondo della provincia, le luci di un pittore come Hopper: un’America drammatica, intensamente reale, viva, scoperta nella sua periferia, ritrovata nei suoi legami familiari e d’amore. Tale è il romanzo contenuto da Nel palmo della mano. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
