Giulio Africano. Giacomo Leopardi. Mulino, 1997.

27,60

Solo 1 pezzi disponibili

COD: 15676 Categoria: Tag:

Descrizione

Mulino (Testi storici, filosofici e letterari 7); 1997; 9788815061263 ; Copertina flessibile ; 25 x 17,5 cm; pp. 319; A cura di C. Marchini ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Il “Giulio Africano” (più propriamente, come lo intitola l’autore “Julii Africani quae supersunt omnia, a Jacobo Leopardi nunc primum collecta, recognita, nova versione donata, prolegomenis et notis illustrata”) è l’ultimo trattato filologico composto dal Leopardi durante quel breve periodo della sua adoscenza che fu dedicato ad intensi ed impegnativi studi di erudizione. Scritto nella seconda metà del 1815, rimase incompiuto (anche se sostanzialmente, terminato, e non ottenne di essere pubblicato nemmeno negli ultimi anni di vita del poeta, quando la fama del Leopardi era divenuta già salda, e l’amico de Sinner si dette da fare per trovare, fuori d’italia, an editore favorevole all’impresa. Questo trattato, dunque, è rimasto inedito fino al nostri giomi, e viene pubblicato ora grazie all’impegno dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici e del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Nell’ambito della rivalutazione del Leopardi filologo, che si è imposta in questi ultimi decenni ad opera soprattutto di Giuseppe Pacella e di Sebastiano Timpanaro, e anche di Claudio Moreschini curatore di questo volume, il “Giulio Africano” si distingue come I’opera piú acuta (non soltanto, quindi, erudita, come lo erano state le precedenti) per quanto riguarda la capacità di interpretare il testo su di un piano essenzialmente linguistico. Preceduto da una serie di ricerche storico erudite sulla persona e la produzione letteraria di Giulio Atricano (alune di esse di buon livello critico), lo studio sui Cesti costituisce la parte più significativa del trattato. Nell’interpretare un testo frammentario e difficilissimo, come quello dei Cesti, il Leopardi mostra al massimo grado le sua capacità di “critico formale”, di interprete della lingua dell’autore, per cui fi riconosciuto già nel secolo XIX come lumen della filologia italiana. E’, quindi, un’ opera che contribuisce ad una più precisa interpretazione della figura del poeta; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.