Descrizione
Editori Riuniti (Biblioteca del movimento operaio italiano.); 1974; Noisbn ; Copertina flessibile ; 21,5 x 14,5 cm; pp. 166; A cura di Monteleone Renato. ; Presenta segni d’uso ai bordi e al dorso (senza mancanze, imperfezioni al dorso), interno senza scritte, volume brunito; Buono, (come da foto). ; Nelle “lettere al re” tutta la gamma complessa e sfumata dei sentimenti di ostilità popolare alla guerra la ritroviamo ben riprodotta, e questo già deve renderci subito accorti alla forza corale di quelle singole voci: dal trepidare degli affetti familiari (Sono madri col cuore straziato, 7 dicembre 1915; Abbiamo figli, dicembre 1915) alla condanna dell’immotivata aggressione (Chi mi ha insultato, a noi nessuno, 18 gennaio 1916), dalla protesta rabbiosa (Se non intendete con le buone, 6 febbraio 1916; Il fuoco… contro chi lo ordina, 20 aprile 1915; Il popolo potrà leggere sentenza, maggio 1915) al fermento di rivoluzionari propositi (Prima della guerra verrà la rivoluzione, 3 aprile 1915; Qui si è perso il cervello, 18 maggio 1915; Questa guerra sarà contro di voi, maggio 1915). Vien naturale di chiedersi perché mai tutto questo non si sia trasformato in un grande movimento di popolo, capace di arrestare il paese nella sua corsa verso la guerra. Ma perché nessuno che lo potesse non i socialisti, né tanto meno i cattolici volle – o seppe organizzare e guidare la forte, ma confusa e disorientata spinta pacifista che veniva dal basso, dandole espressione e sbocco politico. In fondo tutti i motivi del pacifismo delle masse erano riconducibili a uno fondamentale e comune: la loro estraneità agli ideali e agli interessi della borghesia italiana, che quella guerra scatenò e diresse. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.