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Poesie. La via del rifugio, I colloqui, Le farfalle e le Poesie sparse. Gozzano Guido. Einaudi, 1973.

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Descrizione

Einaudi (NUE No. 147); 1973; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 18,5 x 12,5 cm; pp. XIV-426; Introduzione e commento di Edoardo Sanguineti Prima edizione nella collana ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; In fronte a un volume che aspira a raccogliere, per quel che è stato possibile reperire sino ad oggi, l’intiera produzione in versi di Gozzano, conviene ricordare subito che si tratta – se cosí possiamo esprimerci – di un poeta unius libri. Gozzano fu il primo ad accorgersi, oltre che di tante altre cose, anche di questa, e capitalissima: che «un libro di rima dilegua, passa, non dura»; che i versi «invecchiano prima di noi»; che ammutiscono anche «gli eroi piú cari». Gozzano, cosciente dell’obsolescenza, non finge entusiasmi, e non ci si getta dentro: è il suo vero esilio. La sua linea di condotta è gustosamente paradossale: anziché fabbricare il moderno destinato all’invecchiamento, fabbrica direttamente l’obsoleto, in perfetta coscienza e serietà. Si capisce che il suo sogghigno duri sino a noi, allora, pressoché intatto. Egli riusciva ad arrestarlo dinanzi alla Natura, soltanto: ma con altra voce non ritornerà mai poeta, fatalmente, e il suo libro unico si chiude con un mito impossibile, con il sogno di un trionfo della Natura sopra la Storia (ossia sopra l’Obsolescenza, precisamente), ma con il savio ammonimento, intanto, del «meglio tacere, dileguare in pace». Perché, altrimenti, non si capirebbe proprio come da un simile giuoco di sillaba e di rima potesse mai partire quello che fu l’insegnamento piú alto del «borghese onesto» Guido Gozzano, un insegnamento che è di molto superiore alla pur fondamentale liquidazione di ogni «core» e di ogni «augello»: la liquidazione, sancita una volta per tutte di fronte all’Ideale del demagogo, del credente, del patriota, delle tre parole «nauseose», la Patria, Dio, l’Umanità. Dalla introduzione di Edoardo Sanguineti; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.