Descrizione
Le Chateau (Comune di Castellamonte.); 2009; 9788876371103 ; Copertina rigida; 30,5 x 21,5 cm; pp. 153; Volume riccamente illustrato a col.. Numerose fotografie ; Presenta segni d’uso ai bordi (danno alla parte superiore del dorso, senza mancanze), volume saldo, interno senza scritte; Accettabile (come da foto). ; Accompagno volentieri la presente pubblicazione che documenta con grande cura e competenza un capitolo molto importante della religiosità popolare canavesana, in particolare di Castellamonte e dintorni. La dimensione religiosa degli edifici sacri, delle edicole, dei piloni, grando o piccoli, si accompagna da sempre con una sensibilità artistica particolarmente sviluppata. Ciascuno di questi edifici o edicole ha una sua storia, in parte documentata nelle iscrizioni, date, nomi motivazioni dell’opera, in parte invece affidata alla memoria degli abitanti locali, che per decenni o per secoli l’hanno raccontata alle nuove generazioni. Oggi, con la mobilità e con le trasformazioni sociali e culturali in atto, tali storie rischiano di essere dimenticate. Così anche piloni e cappelle diventano muti, non raccontano più le loro origini e ben presto decadono anche materialmente. Occuparsi di questi edifici religiosi significa riscoprire la loro storia ed il significato che hanno avuto per molte generazioni. Sono edifici ma sono anche veri e propri libri, che parlano anzitutto attraverso le immagini, le scritte, l’architettura, la loro stessa posizione topografica, all’incrocio di antiche strade, all’ingresso di un abitato o sul luogo di qualche fatto straordinario o drammatico. Il primo passo fondamentale è conservarli, o tornare a renderli leggibili, ed il secondo passo è proprio quello di “leggerli e di insegnare a leggerli a coloro che non conoscono più il linguaggio che tali monumenti utilizzano. Si potrà così tornare a conoscere storie di vita semplice e povera, ma spesso serena e felice, storie di ansie e di speranze, storie di partenze per terre lontane in cerca di fortuna e ritorni tanto attesi e invocati, sovente invano. In queste storie non manca mai la presenza di Maria, contemplata nei diversi momenti della sua vita, anch’essi ricchi di ansie e di croci. Accanto a Lei tante figure di Santi, alcuni più conosciuti nelle nostre terre, altri portati da lontano e conosciuti chissà come, divenuti anch’essi compagni di strada attenti e discreti, pronti soprattutto a pregare insieme, a intercedere per noi dalla loro posizione privilegiata, fedeli nel condividere le sofferenze e pronti a indicare orizzonti di speranza anche nelle situazioni più difficili. Auguro a tutti di cuore di riscoprire questi percorsi della speranza, lungo i quali è possibile sentirsi sempre accolti e accompagnati, se abbiamo la pazienza i fermarci un momento per deporre un fiore ed insieme anche i pesi che da soli non riusciamo a portare oltre. Arrigo Miglio ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.