Descrizione
Morcelliana ; 1963; Noisbn ; Copertina flessibile ; 19,5 x 13 cm; pp.287; A cura di Pietro Scotti.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), traccia di etichetta rimossa al dorso, interno pulito, senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; PREMESSA: L’interesse per le società così dette «primitive» ha avuto vari aspetti, e può ancor oggi averne diversi. Filosofi e teologi possono cercare in esse le origini della vita sociale e costruire teorie su tali origini, pensando ad un ritorno alla natura o ad una base di carattere religioso; quasi una testimonianza intorno alle origini dell’uomo e della sua vita sociale. Biologi e geografi possono invece mettere in rilievo le correlazioni fra le condizioni somatiche ed ambientali e la società. E così via. Oggi le scienze sociali, indipendentemente da tali aspetti filosofici, teologici, biologici, geografici, hanno un grande sviluppo e una tendenza a muoversi verso le applicazioni, con spirito di praticità. In questo studio ci occupiamo particolarmente delle « società primitive». E qui è senz’altro necessario precisare. Da molti oggi si cerca di evitare l’uso del termine « primitivo»; e si parla, ad esempio, di «popoli illetterati». Ma anche i popoli senza alfabeto hanno una «letteratura orale » (proverbi, leggende, tradizioni giuridiche); la mancanza di alfabeto non significa mancanza di cultura. Tutto considerato, io perciò preferisco conservare il vecchio termine, anche perché in quasi tutti i Paesi esteri si fa così. È chiaro che oggi noi dei « primitivi » abbiamo concetto assai diverso da quello dei nostri nonni! E poi… qualcosa di «primitivo » si ha anche in società assai progredite. Felicemente un mio collega ha scritto recentemente un libro dal significativo titolo L’eterno selvaggio. Genova, 1 novembre 1962 PIETRO SCOTTI ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.