Descrizione
Adelphi (Fabula 40); 1990; 8845907406 ; Copertina flessibile con risvolti; 22 x 14 cm; pp. 366; Traduzione di Alessandra Mura. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte; Buono+ (come da foto). ; Kundera ha l’arte di dire nel modo più limpido le cose che è più difficile dire a se stessi. E in questo romanzo ha teso all’estremo questa sua capacità. A partire dal semplice gesto di un braccio, da cui vediamo nascere quasi davanti ai nostri occhi – un memorabile personaggio femminile, sino a figure di «grandi uomini» come Goethe e Hemingway, colte nel proprio imbarazzo di fronte al loro ruolo di « immortali», una tessitura musicale finissima di temi e di caratteri ci avvolge in queste pagine, che procedono per sorprese magistralmente scandite, al punto di introdurre uno dei personaggi più importanti proprio quando la narrazione si avvia alla fine. Se l’arte del romanzo ha oggi ancora una voce, è quella che ci parla e ci trascina dietro di sé in questo libro. Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Nel 1975 si stabilisce in Francia. Di lui sono uscite presso Adelphi le seguenti opere: L’insostenibile leggerezza dell’essere (1985); Lo scherzo (1986 ); La vita è altrove (1987); L’arte del romanzo (1988); Amori ridicoli (1988) e Il valzer degli addii (1989). Di prossima pubblicazione è Il libro del riso e dell’oblio. L’immortalità è uscito per la prima volta in Francia nel 1990. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.