Toscana medievale. Massa Marittima, Volterra, Sarzana. Gioacchino Volpe. Sansoni, 1964.

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Descrizione

Sansoni (Biblioteca Storica, Nuova Serie, XLI.); 1964; Noisbn ; Copertina flessibile con risvolti; 24 x 15,5 cm; pp. XXXII-604; A cura di Gioacchino Volpe . Prima edizione. Volume illustrato in b./n. Numerose fotografie b/n ; Presenta segni d’uso e del tempo ai bordi (imperfezioni e leggere fioriture sparse, principalmente ai tagli, interno della sovracoperta e prima ed ultima pagina), interno senza scritte, fogli ancora chiusi; Accettabile (come da foto). ; Le tre monografie di G. Volpe raccolte in questo volume, scritte fra il 1909 e il 1914, presero le prime mosse da un piano di lavoro che mirava, dopo i suoi studi sui movimenti religiosi nel Medio Evo, ad illustrare i rapporti Stato-Chiesa nelle città medievali italiane in quella medesima epoca. Di qui, ampie ricerche in Archivi di ogni genere e in cartulari di ogni città. Ma strada facendo, il piano si restrinse per un verso, limitandosi ad un gruppo di piccole città toscane; e si allargò per un altro, poiché prese in considerazione tutti gli aspetti della loro vita, entro e fuori il cerchio delle mura cittadine. Come parlare o scrivere di Stato e Chiesa, laddove « Chiesa » e « Stato » sono quasi una cosa sola e il Vescovo è anche il capo dello Stato ed i fedeli sono anche vassalli o servi del Vescovo? Il presente libro non presenta fatti o personaggi di grande rilievo e risonanza. Chi lo legge, non ascolta un canto spiegato, ma piuttosto un coro a mezza voce: voce di contadini e piccoli vassalli che si affrancano e si associano, di Vescovi e feudatari e vassalli che si azzuffano, di piccole borghesie che si formano in vecchie ed in nuove città, di signorie vescovili che, prese nella voragine dei debiti ed incapaci di fronteggiare le nuove forze sociali in marcia, si dissolvono. Dopo di che, ecco Chiese che tornano ad essere Chiese e Stati, sia pur piccoli e rudimentali Stati, che si individuano con le loro funzioni; ecco, insomma, lo Stato e la Chiesa che, ben distinti, si fronteggiano. Solo che, a questo punto, si afferma in quelle piccole città il domínio di Pisa, di Lucca, di Firenze, di Siena; e allora la materia Stato-Chiesa sfugge un’altra volta dalle mani del paziente ricercatore. Questi lavori di Volpe, come del resto tutta la sua produzione storiografica sono stati collocati da moderni storiografi nel reparto della storiografia « economico-giuridica », in contrapposizione alla vera storiografia che deve essere etico-politica. Il lettore troverà, come altri ha già trovato, che Volpe, si, prende in considerazione fatti della vita economica e giuridica, ma troverà anche che scopo suo primo è seguire passo passo, sia pure in un circoscritto spazio, ma senza perdere di vista tutta l’Italia comunale, il processo di trasformazione di quella società e di ricostituzione dello Stato, sia pure Stato cittadino. Quindi, storia politica anche essa, e diciamo pure etico-politica, poiché l’autore porta sulla scena uomini vivi ed operanti, con la loro coltura, le loro passioni, i loro sia pure circoscritti ideali. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.