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Lucinde. Friedrich Schlegel. Edizioni Studio Tesi, 1985.

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Descrizione

Edizioni Studio Tesi (Collezione Biblioteca 29); 1985; 9788876920097; Copertina flessibile con risvolti; 23 x 14 cm; pp. 195; Traduzione di M. E. D’Agostini ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Quando apparve a Berlino, nella primavera del 1799, Lucinde questo «tractatum eroticum», questa «filosofia dell’amore» trasferita in romanzo lasciò sconcertati tanto gli amici di Schlegel, da Novalis a Tieck, quanto la borghesia agiata berlinese. Anzi la virtù puritana dei benpensanti si ritrasse indignata di fronte alla spregiudicatezza con cui il “corruttore dei costumi”, come era allora definito l’autore, veniva trattando il tema erotico senza ipocriti veli e falsi pudori. Ma dietro la loro indignazione moralistica si nascondeva qualcosa di ben diverso. Lucinde era molto di più che una semplice apologia del libertinaggio o un’impertinente licenza rispetto alle convenzioni sociali e culturali. Essa celava “frammenti” di spirito rivoluzionario, pericolosissimi per i fondamenti etici delle istituzioni, modellati com’erano sulla contraddizione tra idealizzazione della donna e sua reale subalternità nel rapporto con l’altro sesso. Nella Lucinde Schlegel viene allora delineando, di contro ai perbenismi della società borghese del primo Ottocento, un’etica nuova, una Bildung eterna, il cui ruolo preminente è interpretato dalla figura femminile: questa addirittura diventa il “paradigma stesso della umanizzazione”. Il romanzo è seguito dalle Lettere confidenziali sulla «Lucinde» di F. Schlegel scritte dal filosofo e amico Schleiermacher, unico estimatore del testo creativo di Schlegel. Uscite anonime nel maggio del 1800, le Lettere si presentano come delle splendide “difese” con cui il massimo teorico dell’interpretazione legge, commenta e approfondisce una delle opere più discusse del romanticismo.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.