Descrizione
Einaudi (NUE 8); 1962; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 18 x 12 cm; pp. XII-357; A cura di Barbara Allason. Prima edizione nella collana ; Presenta leggeri segni d’uso e piccole imperfezioni al bordo della sovracopertina (senza mancanze, ma con piccole lacerazioni), volume saldo, interno, senza scritte; Accettabile (come da foto). ; Questa scelta dell’Epistolario di Nietzsche riproduce, con ampliamenti e molte importanti modifiche, quella che Barbara Allason pubblicò la prima volta nel 1941. Il suo intento è di disegnare un ritratto di Nietzsche attraverso le lettere da lui inviate alla madre, alla sorella e agli amici che gli furono piú intimamente vicini nelle vicende della vita e nello svolgimento del pensiero. Tra questi corrispondenti, accanto alla madre e alla sorella Elizabeth, il primo posto spetta a Richard Wagner, poiché a tutti è nota la grande importanza che Wagner ebbe nella vita di Nietzsche e che cosa siano stati per il giovane professore, quasi esule in Svizzera, i giorni trascorsi a Wahnfried, la villa di Wagner, di cui l’infelice autore del Zarathustra ebbe poi a dire “che fu rono i piú lieti della sua esistenza”. Un gran posto nella vita di Nietzsche tennero pure Franz Overbeck e sua moglie. Autore della Cristianità dell’odierna teologia, Overbeck, a Basilea, per cinque anni fu il contubernale di Nietzsche, e gli rimase fedele sempre. L’insigne filologo ed ellenista Erwin Rohde fu tra i maggiori amici di Nietzsche. La loro amicizia ebbe origine negli anni universitari di Lipsia, movendo dalla comune ammirazione per Schopenhauer. Altra amicizia importante per Nietzsche fu quella di Jacob Burckhardt, l’autore della Civiltà del Rinascimento in Italia, che gli fu collega nell’Università di Basilea. «Altrettanto artista quanto scienziato », fu il giudizio di Burckhardt. « Meravigliosa concordanza dei nostri paradossi estetici », fu quello di Nietzsche. Malwida von Meysenburg e Lou Salomé sono associate nella vita di Nietzsche, perché fu la prima di esse, conosciuta a Bayreuth nel 1872, a presentargli nel 1882 a Roma la giovane ebrea finlandese. Lou Salomé fu forse la sola donna per cui Nietzsche nutrí un sentimento che, almeno per qualche istante, rasentò l’amore. Di Peter Gast, infine, che fu allievo di Nietzsche e poi suo segretario, la madre del filosofo ebbe a dire che, con Overbeck, Peter Gast fu il piú fedele e devoto amico di suo figlio. Dalla prefazione di Barbara Allason ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.