Alessandro Magno. Mario Attilio Levi. Rusconi, 1981.

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Descrizione

Rusconi (La storia); 1981; Noisbn; 22,5 x 14,5 cm; pp. 439; Rilegato , sovraccoperta e cofanetto muto; tavole a col. e b/n f.t.; leggeri segni d’uso ai bordi della custodia; Buono, (come da foto). ; Il singolare destino di Alessandro Magno non può essere valutato appieno se non si indaga per vedere il personaggio senza la trasfigurazione che, a fini interessati di calcolo politico, era cominciata già mentre egli era vivo e si è accentuata nella tradizione storica e nel pensiero politico, che facevano riferimento al Macedo- ne come a una sorta di símbolo di legittimità del potere monarchico, acquisito con il favore degli dei e con la vittoria indefettibile e senza limiti. In tutta la sua vita, la situazione di Alessandro ebbe realtà assai diverse dal mito che gli storici antichi hanno tramandato. É evidente che la grande spedizione viene iniziata accettando gli ideali della cultura attica. Quando Alessandro si pretende erede di Achille e sacrifica alla dea di Ilio, è ancora legato ai principi isocratei della lega di Corinto, e il suo conflitto con i Greci è circoscritto all’opposizione della corrente demostenica. Quando invece taglia il nodo di Gordio, assume la corona dei Faraoni, chiede a Marduk la restaurazione totale della monarchía universale di Babilonia, Alessandro accetta di affrontare il rischio calcolato del conflitto con i Greci e, più ancora, con i Macedoni. Dopo Arbela e dopo le fiamme di Persepoli, le nuove mete e le nuove ambizioni di Alessandro sono tutte proprie dell’Asia occidentale. Con il nuovo impero asiatico era comparsa una nuova supremazia, destinata a prevalere sulle aspirazioni di dominio occidentali. L’uccisione di Alessandro per una congiura originata in Macedonia era la logica e prevedibile conse guenza di un conflitto che lo divideva in modo drammatico dalla nobiltà macedone, la quale si era sentita tradita, oltre che sfruttata, per fini nei quali non si identificava più. Nel conflitto, dopo tante vittime, l’ultima tragica parola era toccata ai Macedoni. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.