Favole della vita. Una scelta dagli scritti. Peter Altenberg. Adelphi, 1981.

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Descrizione

Adelphi (Biblioteca Adelphi, 108.); 1981; Noisbn; Copertina flessibile con risvolti ; 22 x 14 cm; pp. 412; A cura di Giuseppe Farese. Prima edizione nella collana. Fotografia b/n dell’autore.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Peter Altenberg apparve nella Vienna fine secolo come una strana pietra caduta dal cielo, ma composta di materiale affine al terreno su cui era capitata. Karl Kraus e Hugo von Hofmannsthal, allora giovanissimi e già del tutto opposti, concordarono però subito nel riconoscerlo e onorarlo: entrambi sentirono fin dall’inizio il suono giusto di Altenberg, nei suoi vividi schizzi, nei suoi romanzi che durano pochi secondi, nelle sue arabescate divagazioni, nel suo «stile telegrafico dell’anima». I libri di Altenberg si presentavano come la somma di tanti foglietti, per lo più vergati rapidamente al caffè, che dovevano contenere altrettanti «estratti di vita». Il dono più evidente che mostravano era l’immediatezza, la capacità di evocazione istantanea. Ma era solo una certa vita, certi luoghi, certe scene, certi personaggi che facevano vibrare quella prosa: un lungolago abbandonato o il giardino di un caffè concerto, una bambina stupenda e annoiata accanto ai genitori, un pianoforte che suona dietro una finestra aperta, una soubrette dalla inesplicabile grazia, una conversazione fatta di inezie che sottintendono cose terribili, un punto del Prater, la fotografia di una ragazzina nuda… In tutto questo Altenberg riconosceva quella zona della vita a cui egli stesso totalmente apparteneva: il suo eccesso inutile, la sua schiuma iridata. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg