Il simbolismo medievale. Marie-Madeleine Davy. Mediterranee, 1988.

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Descrizione

Edizioni Mediterranee; 1988; no isbn; Copertina flessibile ; 21 x 15,5 cm; pp. 306; traduzione di B. Pavarotti; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Nonostante il trascorrere del tempo e della storia, I simboli rimangono sempre vivi, inattaccabili: nessuna mano, nessuna volontà potrà mai distruggerli, perché il pensiero simbolico “è consustanziale all’uomo orientato verso la luce”. Il simbolo stesso può essere considerato al centro del XII secolo, cosí come quest’ultimo è idealmente al centro di tutto Il Medio Evo. Lo è anche dell’uomo del XII secolo, del suo mondo e del suo modo di vivere: il suo è un universo simbolico: il suo pensiero si basa sul simbolo, che si tratti di teologia, di mistica o di arte. L’originalità del XII secolo consiste nel presentare l’uno accanto all’altro l’amore di Dio e l’amore carnale, entrambi capaci grazie ai mistici, al poeti, al trovatori di toccare le vette dell’arte: arte temporale e arte dell’eternità, del profano e del sacro, capace di unire il visibile e l’invisibile. Tale è, in sintesi, l’affascinante tematica di quest’opera, che ci porta alla scoperta di un aspetto particolare della realtà medievale: quello che ai nostri occhi è il piú importante, L’esperienza del simbolo diviene infatti esperienza spirituale; essa raggiunge l’esperienza mistica e l’anima si trasforma, si illumina e s’incammina verso la saggezza, progredendo, di chiarezza in chiarezza, di simbolo in simbolo, verso la luce. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

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Peso 1 kg