Autobiografia. Franz Grillparzer. Guanda, 1979.

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Descrizione

Guanda (Biblioteca della Fenice 28); 1979; Noisbn; Copertina flessibile con risvolti ; 22 x 14 cm; pp. 154; premessa, traduzione e note di E. Pocar.; minimi segni d’uso alla copertina, ex-libris alla seconda di copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Il grande drammaturgo e poeta austriaco Franz Grillparzer (1791-1872), si accinse ben tre volte senza esito alla narrazione della propria vita. Tre volte e in tre diversi periodi: nel 1814, nel 1822, nel 1834. Ma solo all’età di 62 anni, nel 1853, quando ormai molti onori gli erano stati tributati (l’anno precedente Francesco Giuseppe lo aveva nominato membro a vita del Parlamento), scrisse, senza peraltro portarla a termine, la propria Autobiografia. Ma non divenne, per questo, freddo studioso di se stesso, bensì si affidò al flusso libero della memoria, alla rievocazione piana, eppure necessariamente appassionata, dei vari episodi della sua vita. Per questo, oltre che incompleta, l’Autobiografia si presenta anche con alcune (dopotutto trascurabili) inesattezze nei dettagli, ma si offre come testo leggibile e vario, come romanzo sul “personaggio” Grillparzer. Di lui, dunque, conosciamo le prime letture e i primi interessi, la vita scolastica e familiare, la passione per la musica, i tentativi letterari e l’esito dei suoi primi lavori teatrali, oltre che dei drammi della maturità. Ma conosciamo anche i gravi avvenimenti della morte del padre, del suicidio del fratello Adolfo e la scomparsa della madre, essa pure suicidatasi, ma per la quale Grillparzer parla, in questo libro, pietosamente, di morte per apoplessia…. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.