Vita di Nicolò Machiavelli fiorentino. Prezzolini Giuseppe. Rusconi, 1982.

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Descrizione

Rusconi (La storia); 1982; Noisbn; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22 x 14 cm; pp. 194; Prima edizione. Volume illustrato a col. e b./n. fuori testo.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte, ex-libris; Buono, (come da foto). ; Machiavelli fu odiato, temuto, negato, onorato, calpestato, bruciato, imitato, cantato, vantato, copiato, travestito, insultato: chi se ne fece scarpe, chi mantello, e chi grimaldello; chi ci volò, chi ci strisciò, chi ci uccise; chi lo centellinò come un elisir; chi se ne ubriacò, come una grappa; chi lo vendette al banco, come un vino d’osteria; chi lo prese infuso nell’acquetta propria. Nacquero tanti Machiavelli: quello dei Gesuiti, quello dei patrioti, quello dei filosofi, quello degli enciclopedisti, quello dei protestanti e quello dei cattolici, quello dei letterati e quello dei tesaioli, quello dei discorsi ufficiali e quello delle pubblicazioni per nozze, ed infine, il più conosciuto, quello degli scimuniti. Nacque il machiavellismo; e il Machiavelli avrebbe detto volentieri: io non sono stato machiavellico. Servì ai preti per farsi principi, ai principi per tener indietro i preti. Chi lo combatté in pubblico lo fece per meglio seguirne gl’insegnamenti in privato. Gli autocrati non ne facevano parola, ma si credevano legittimati da lui; i rivoluzionari gli tenevano il broncio, ma il loro cuore batteva al ricordo di certe sue frasi repubblicane. Un giorno i suoi libri diventarono, per molti giovani, quello ch’eran stati per lui i libri de’ latini; gli occhi vi si fissarono per scoprirvi il segreto dell’azione, si commossero, s’indignarono, brillarono, piansero, e non mai addormentati si chiusero. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

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Peso 1 kg