Le Georgiche. Virgilio. Einaudi, 1955.

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Descrizione

Einaudi (Nuova collana di poeti tradotti con testo a fronte 5); 1955; Noisbn; Copertina flessibile ; 22 x 16 cm; pp. 205; A cura di Agostino Richelmy.; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte, la maggior parte dei fogli sono ancora chiusi; Molto buono, (come da foto). ; Virgilio ha vissuto e scritto nel tempo in cui la marmorea e armata civiltà romana e la soavità delle regioni mediterranee erano un mondo conchiuso; finché durò la lingua latina fu ascoltato se cosí si può dire – dalla gente migliore che lo lesse e imitò; e poi dal Medioevo fino ai tempi moderni egli fu riletto, amato, tradotto in tutte le lingue delle nuove civiltà. Insomma, Virgilio, nella compostezza e nella grazia poetica del suo genio, è rimasto vivo, e lo è ancora, nei riflessi e nei riverberi – da tanta inframmettenza di altre idee rannuvolati o illuminati – di tutte le letterature. Le Georgiche sono la sua opera centrale: in esse si ripetono anche certi versi e certe apparizioni delle Bucoliche e dei carmi minori, da esse si tramandano intere frasi e figure, persino con frequenza, nell’Eneide; e soprattutto si manifesta intero, intatto, il sentimento della poesia virgiliana, che è l’esempio piú complesso e insieme piú puro d’un’arte dicente la lunga vita della terra e la condizione precaria e perciò gloriosa dell’uomo che lavora e che pensa. La correzione delle bozze di questo volume ju tra le ultime scrupolose e pazienti fatiche del giovane Giulio Agostinelli, un caro e prezioso collaboratore della Casa editrice Einaudi, recentemente scomparso. Alla memoria sua e di Cesare Pavese dedico questo libro. A. R. Il testo si uniforma, tranne poche differenze, scelte in legittime varianti, all’edizione critica del Sabbadini. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg