Descrizione
Sperling & Kupfer (Saggi); 2009; 9788820046620; Copertina flessibile con risvolti ; 21 x 14,5 cm; pp. 424; ; Dedica a biro alla seconda pagina bianca. Leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Come si fa a capire la povertà del mondo di oggi? Basta pensare al sifone del gabinetto (quello all’occidentale, non il semplice buco nel terreno che va per la maggiore nel resto del pianeta): chi sta in alto respira aria pulita e guarda verso il cielo. Chi sta nella strettoia centrale si industria a galleggiare sulla schiuma. Ma chi sta sotto la curva del sifone, per quanti sforzi faccia, non ha modo di risalire. In altre parole: i poveri sono sempre più poveri. E ciò accade tanto nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, quanto nelle nostre città. Dalla giungla al giardino di casa nostra, il mondo è disseminato di trappole che si chiamano assenza: di cibo, acqua, casa, patria, diritti, istruzione, salute. Alberto Salza, antropologo irriverente e, in qualità di viaggiatore, grande narratore di storie, per quarant’anni ha vissuto pericolosamente a contatto con la miseria estrema, dalle periferie delle nostre città agli slum delle megalopoli di Africa e Asia. Ne ha ricavato un pugno di teorie e molti taccuini di aneddoti e incontri con personaggi impossibili da dimenticare. Il risultato è questo volume: fra scienza e racconto, humour nero e tragedia, un libro di antropologia che si legge come un reportage e si chiude con una domanda tanto paradossale quanto inquietante. Ci prepariamo ad assistere alla nascita di una nuova specie? Homo nihil, il povero più povero, sarà il prossimo anello dell’evoluzione umana? ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.