Descrizione
Zanichelli (Montagne 4, 5); 1965, 1966; Noisbn; 2 vol Rilegati in tela con titoli al dorso, sovracoperta ; 24 x 28,5 cm; pp. 317, 342; A cura di Alfonso Bernardi. Prima edizione. ill. a col. e b./n. Numerose fotografie.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), nome e data a biro in entrambi volumi, lievemente bruniti; Buono, (come da foto). ; II Monte Bianco 4 Il Monte Bianco occupa nella storia, nella letteratura, nelle scienze e nell’arte un posto preminente. Sono state scritte pagine consacrate ormai dalla letteratura europea, dati alla stampe volumi e volumi che, tutti raccolti, costituiscono un grande patrimonio bibliografico. Con « Il Monte Bianco » si è voluto raccogliere ciò che di questo patrimonio resta più valido, interessante, meno conosciuto. L’antologia, che è preceduta da tre saggi scientifici, non si limita alla raccolta degli scritti relativi tivi al Monte Bianco inteso come vetta e tetto d’Europa, ma prende in considerazione tutto il Gruppo, dalla Aiguille des Glaciers a quella di Chardonnet, dalla Valle dell’Arve a quella della Dora, dal Col du Bonhomme a quello della Forclaz. Oltre agli scritti, alle impressioni di letterati e scienziati, sono qui documentati i rischi, le lotte, le fatiche, i successi e gli insuccessi di quanti vollero conoscere la montagna per scoprirne una via di salita. II Monte Bianco 5 II quinto volume è dedicato al Monte Bianco e in particolare agli ultimi cento anni di Alpinismo nel Gruppo. L’opera si articola in tre parti. La prima raccoglie tre monografie scientifiche, dedicate rispettivamente alla flora, alla fauna e all’economia del Monte Bianco. La seconda parte presenta invece gli scritti di qualificati alpinisti-scrittori, quali T. Graham Brown, D. F. O. Dangar, André Roch, Kurt Maix, Pierre Mazeaud, Renato Chabod, scritti che efficacemente delineano il contributo delle singole nazioni europee alla soluzione dei grandi problemi alpinistici del Bianco. Infine la terza parte è costituita da una raccolta antologica dedicata agli scritti degli uomini che hanno vissuto e costruito la storia alpinistica di questa montagna. Le ascensioni invernali di Walter Bonatti, le acrobazie di John Harlin, le verticali arrampicate di Pierre Mazeaud sono la più degna conclusione di quel fondamentale capitolo dell’alpinismo che è iniziato con la « pazzia » del medico di Chamonix. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.