Descrizione
Dedalo (paradosis 7); 2003; 8822058070 ; brossura muta con sovracoperta; 21,5 x 15 cm; pp. 479; Copia numerata 152/650; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno apparentemente senza scritte; Molto buono (come da foto). ; A Venezia, nell’enclave ortodossa della Comunità greca, l’opera del patriarca Fozio conobbe larga fortuna nei secoli XVIII e XIX. Questo libro ricostruisce e porta per la prima volta alla luce le fatiche foziane di Antonio Catiforo e Giovanni Veludo, eruditi greco-veneziani. A Venezia, nell’enclave ortodossa della Comunità greca, un greco proveniente dall’isola di Zante, Antonio Catiforo, lavora negli anni Trenta del Settecento all’interpretazione della Biblioteca del patriarca Fozio. Ma la sua ponderosa fatica non fu mai data alle stampe: se ne pubblicano qui, per la prima volta, le due Prefazioni e le oltre trecento annotazioni alla Biblioteca. Ancora a Venezia, un secolo più tardi, negli anni in cui la Grecia conquistava l’indipendenza, un altro erudito di origine greca, Giovanni Veludo, avvia una traduzione italiana della Biblioteca, che presto è costretto a interrompere. Finora considerata perduta, la traduzione di Veludo è stata ritrovata e viene qui pubblicata. Le vicende di Antonio Catiforo e Giovanni Veludo rappresentano due episodi della fortuna di Fozio in Italia tra il Settecento e l’Ottocento: e, in particolare, della fortuna che Fozio conobbe a Venezia, tra gli eruditi della Comunità greca della città. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.