Descrizione
Sei (Sestante); 2002; 9788805058853 ; Copertina flessibile con risvolti; 21,5 x 14,5 cm; pp. 454; ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; “Apocalisse” è diventata ormai quasi sinonimo di catastrofe, rovina e distruzione. Oggi è “apocalittico” ogni tentativo di sovvertire l’ordine sociale vigente. Per questa ragione, secondo una tesi storiografica largamente diffusa, ogni movimento rivoluzionario nato in Europa dall’antichità a oggi, compreso lo stesso terrorismo, avrebbe le sue radici, in modo consapevole o meno, nel libro di Giovanni. Tutto questo deriva da una interpretazione dell’Apocalisse, affermatasi in epoca moderna, che vede nel libro la predizione del ritorno di Cristo in terra a distruggere i suoi nemici e quelli della sua Chiesa. Il libro in effetti parla di una prossima venuta di Cristo. Tuttavia è convinzione dell’Autore di questo saggio, confortato da testimonianze risalenti ai primi secoli cristiani, che la “venuta” di Gesù Cristo, di cui si parla nell’Apocalisse, non sia quella che si verificherà alla fine dei tempi, bensì la “venuta” che si verifica da sempre all’interno della storia umana, e che ha il suo culmine nella venuta storica di Cristo (incarnazione, morte e risurrezione) e che continua nella sua venuta perenne all’interno della comunità ecclesiale. In questo senso, tutta la storia umana è “apocalisse”, cioè rivelazione di Gesù Cristo.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.