Descrizione
Electa (Storia dell’arhitettura); 1974; Noisbn ; brossura ; 24x 22 cm; pp. 208; Volume con 326 illustrazioni ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Il punto di partenza di questa trattazione è il confronto fra il Partenone e il Pantheon. Dopo secoli di deferenza nei riguardi della tradizione architettonica greca, Roma comincia ad usare un proprio linguaggio: il Pantheon con la sua affascinante semplicità e dignità di concezione, con le sue dimensioni eccezionali rappresenta la maturità raggiunta dall’architettura basata sulla volta e sull’opera cementizia. Nella prima parte del volume sono esaminate le modeste esperienze nate nell’Italia centrale, poi i grandi complessi dell’età repubblicana, come il Tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina, ed infine le realizzazioni di Augusto che culminano nella sistemazione del Foro. Segue l’analisi dell’opus caementicium, materiale e tecniche connesse, che tanta parte hanno avuto nello sviluppo autonomo dell’architettura del periodo imperiale. Interessanti, poi, le notazioni sui Mercati Traianei, una delle prime opere in cui la potenzialità costruttiva del mattone e del calcestruzzo vengono utilizzate appieno, e la descrizione delle opere realizzate da Adriano: il Pantheon e la villa a Tivoli. Ward Perkins, dopo l’esame delle opere dell’Italia Settentrionale, nelle province occidentali ed in quelle orientali, si sofferma sull’architettura tardo antica e conclude con un interrogativo sulle ragioni della fine dell’esperienza a Roma dove pure, negli ultimi anni, erano stati realizzati edifici importantissimi come la Basilica di Massenzio e la Minerva Medica, riproponendo così il tema affascinante dei rapporti complessi esistenti tra l’architettura e le condizioni politiche e sociali. La bibliografia, 326 illustrazioni e un indice analitico completano e arricchiscono questo volume. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.