Bestie – Santi – Divinità. Maschere animali dell’Europa tradizionale. Piercarlo Grimaldi (a cura di). Museo Nazionale della Montagna, 2003.

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Descrizione

Museo Nazionale della Montagna (cahier museomontagna 137); 2003; 8873760074 ; Copertina flessibile; 21 x 21 cm; pp. 259; A cura di Piercarlo Grimaldi. Prima edizione. Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Che la festa popolare, che il tempo della tradizione siano una risorsa particolarmente utile per l’uomo che vive la complessità del presente è una certezza acquisita. La Regione Piemonte da tempo sta lavorando nella direzione feconda e proficua della proposta e della riproposta delle tradizioni piemontesi. Il recupero del passato che sembrava rinviare alla neige d’antan, nascondere sentimenti nostalgici, oggi viene sempre più considerato come un’operazione indispensabile per salvare i tratti etnici, i saperi della tradizione che sono poi la storia delle generazioni che ci hanno preceduto, dell’eredità che ci hanno tramandato. Questa eredità è oggi un patrimonio indispensabile per diversi territori piemontesi che, a partire dalla tradizione si sono riqualificati, diventando luoghi di un turismo d’eccellenza. Il volume Bestie, santi, divinità. Maschere animali dell’Europa tradizionale, indica in trasparenza che il sostrato etnico più profondo di questo rinnovato tempo delle campagne è costituito da un sapere che ha percorso tutta l’Europa. La nuova casa comune dei popoli che insieme stiamo costruendo era già, in passato, una evidente realtà poiché possedeva e utilizzava una grammatica comune, quella del gesto e della parola, dell’oralità che accomunava le tante culture. La mostra del Museo Nazionale della Montagna, risulta senz’altro unica per l’ampiezza e per la profondità con cui si sono analizzati i complessi sistemi mitici e simbolici europei che caratterizzano i riti d’inizio anno. Le maschere zoomorfe esposte narrano di un mondo che aveva un profondo rapporto con i ritmi della natura, con le stagioni che scandivano lo scorrere dell’esistenza umana. Molto opportunamente, infine, le maschere che arrivano da spazi e tempi lontani sono state anche l’occasione per andare alla ricerca delle figure animali presenti nei carnevali della nostra regione. L’esito di questa approfondita e accurata indagine sul terreno piemontese ha permesso di portare alla luce un, talora inedito, sapere mitico profondo e inalienabile. Una promettente direzione di ricerca, di elaborazione culturale che coniuga positivamente il presente con il passato al fine di progettare un futuro che non potrà che contribuire attivamente all’organizzazione e allo sviluppo cosciente, a misura d’uomo, della nostra regione. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.