Descrizione
Einaudi (L’Arcipelago Einaudi 7);2003; 9788806161385; Brossura con alette; 18 x 12,5 cm; pp. 276; ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Alle due del mattino del 13 novembre 1952, a pochi chilometri da Belfast viene ritrovato il corpo senza vita della diciannovenne Patricia Curran, figlia di un giudice dell’Alta Corte. Alla giovane donna sono state inferte trentasette pugnalate. Molti indizi spingerebbero a sospettare della ristretta cerchia dei parenti della vittima: il fratello Desmond, avvocato dedito a una religiosità intransigente e puritana, o la madre Doris, psicologicamente labile e profondamente infelice. Ma gli investigatori di Scotland Yard e i politici britannici che governano l’Irlanda del Nord come una colonia depistano le indagini ricercando un capro espiatorio: uno straniero, un cattolico, magari un polacco dal coltello facile, un «pervertito» omosessuale, un «minorato mentale». In un clima sempre piú tenebroso e inquietante, le ragioni di una classe dirigente corrotta e spietata finiscono per prevalere sulla verità dei fatti. Cinquant’anni dopo Eoin McNamee, affascinato dalla figura di Patricia Curran, ragazza indipendente e anticonformista vittima del perbenismo ipocrita del suo ambiente sociale, ricostruisce l’intera vicenda in un libro avvincente come un giallo, scritto con un linguaggio lirico di rara intensità. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.