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Cargo vita “Ventisei giorni del crepuscolo sfavillante di un ragazzo appassionato”. Pascal de Duve. Edizioni del Cardo, 2006.

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Descrizione

Edizioni del Cardo ( Antinoo.); 2006; 9788860750020; Copertina flessibile con risvolti; 18 x 12 cm; pp. 169; Traduzione di Graziano Benelli; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, imperfezioni, sbucciature), interno pulito e senza scritte; Buono, (come da foto). ; Questo libro è il giornale di bordo di un ragazzo di ventotto anni colpito dall’AIDS. Imbarcato il 28 maggio 1992 su una nave mercantile in partenza per le Antille, l’autore era di ritorno al suo punto di partenza, Le Havre in Francia, il 22 giugno, dopo aver fatto di questa traversata andata e ritorno dell’Atlantico un viaggio altamente simbolico da dove, attraverso il mare, il cielo e la scrittura, ritorna spiritualmente trasformato. Un testo che descrive il tormento fisico e mentale della malattia, della prossimità della morte, ma anche il formidabile gusto della vita che ne nasce. Come se appartarsi dal mondo fosse necessario per scoprire il mondo. Pascal de Duve è morto il 16 aprile 1993, all’età di ventinove anni. Si potrebbe dire che sia morto con gioia, salutando magnificamente questa vita per la quale si era battuto e che lo aveva abbandonato, ma non senza lasciargli all’ora del sonno il meraviglioso stupore di cui pensava incantarsi ancora l’indomani. Insegnante di filosofia, era anche laureato in egittologia di cui era appassionato. Parlava numerose lingue tra cui il russo, il cinese, l’arabo, il greco, il giapponese. Ma Pascal de Duve fu prima di tutto uno scrittore. La critica salutò il suo immenso talento alla pubblicazione del suo primo romanzo Izo, nel 1990 (pubblicato in Italia dalle Edizioni del Cardo). Colpì per la sua assoluta modernità, e fu paragonato a un nuovo Boris Vian. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.