Descrizione
Liberilibri (Oche del Campidoglio 24.); 1999; 9788885140318 ; Copertina flessibile con risvolti ; 19,5 x 12 cm; pp. LII-193; A cura di Giuseppe Nori ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, minime imperfezioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; L’opera di Thomas Carlyle (1795-1881), autore di densi e sconcertanti capolavori di prosa quali Sartor Resartus (1833) e The French Revolution (1837), On Heroes (1841) e Past and Present (1843), ha da sempre goduto, nel nostro paese, fortuna alterna ed equivoca. La presente edizione si propone di redimere dall’oblio il pamphlet forse più rappresentativo dello scrittore scozzese, un’opera che fa da raccordo fra la produzione radicale della sua giovinezza e la controversa evoluzione- involuzione della maturità. Chartism esce a Londra il 28 dicembre 1839. Il saggio mette a fuoco le tensioni politiche e sociali di quegli anni burrascosi – tensioni esplosive, destinate a percorrere l’intera Europa e a generare esiti in molti casi drammatici. Attraverso lo sguardo spietato e commosso di Carlyle, tutto il malessere, l’ansia di riscatto di grandi folle di popolo acquistano un’epicità lampeggiante di bagliori eroici e apocalittici. Questioni cruciali come il rapporto tra forza e diritto, governo delle élites e democrazia, associazionismo operaio e rappresentanza politica, assistenzialismo e laissez-faire, produzione di ricchezza e sua redistribuzione, sovrappopolazione ed emigrazione – che solo cinque anni più tardi verranno riprese dal giovane Engels, per finire poi sotto la luce bianca del tavolo anatomico di Marx – si colorano, nella paradossale chiaroveggenza di Chartism, di sdegno profetico e intensità lirica.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.