Descrizione
Rizzoli ; 2003; 9788817995085; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22,5 x 14,5 cm; pp. 445; Traduzione di Irenne Annoni, Annalisa Crea, Maddalena Mendolicchio, Valeria Pazzi. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, timbro alla prima pagina, volume lievemente brunito; Buono (come da foto). ; Un grande intellettuale indaga in prima persona sull’omicidio del giornalista americano ucciso in Pakistan nel 2002. E scopre alcune scomode verità sul terrorismo islamico. “Un’indagine [che assume] i tratti di un vertiginoso romanzo di spionaggio pieno di false piste, colpi di scena e rivelazioni sconcertanti.”- La Repubblica. Karachi, Pakistan, gennaio 2002. Pochi giorni dopo la fi ne della guerra in Afghanistan, Daniel Pearl, giornalista americano del Wall Street Journal, viene rapito, imprigionato e brutalmente assassinato da una banda di estremisti islamici mentre sta conducendo un’inchiesta scottante e dai contenuti ignoti. Le immagini della sua prigionia fanno il giro del mondo, così come le sue ultime parole, pronunciate davanti a una telecamera: «Vengo da una famiglia sionista… io sono ebreo». Mosso da un’immediata empatia per un uomo che non ha mai conosciuto ma di cui sente di condividere le battaglie e i timori, Bernard-Henri Lévy decide di raccontare in un libro la sua personale indagine su questo atroce delitto dai risvolti misteriosi. In un percorso ricco di colpi di scena che lo conduce da Karachi a Londra, da Sarajevo a Dubai, da Kandahar a Los Angeles, per concludersi ancora una volta a Karachi, Lévy raccoglie testimonianze, esamina prove, effettua sopralluoghi, ricostruisce le personalità dei protagonisti — primo fra tutti il famoso apostolo della jihad Omar Sheikh, l’organizzatore del sequestro e dell’assassinio. Esamina tutte le tracce concrete disponibili e non esita a riempire gli spazi vuoti e a ricostruire alcuni passaggi cruciali con l’aiuto dell’immaginazione, dando vita a quello che egli stesso defi nisce un romanquête. Chi ha ucciso Daniel Pearl? è a tutti gli effetti un romanzo-inchiesta, nel corso del quale l’autore si addentra negli abissi del fondamentalismo islamico. Ne riemerge con una tesi sensazionale che mostra dal vivo il reticolo di complicità di cui gode il terrorismo in molti stati musulmani e si concentra, in particolare, sui misteriosi rapporti tra al-Qaida e i servizi segreti pachistani. A partire da questa ipotesi, che ha fatto molto discutere, Lévy sottolinea come il vero scontro culturale cui stiamo assistendo non è quello tra Occidente e mondo islamico, ma è all’interno della realtà musulmana, tra le due opposte visioni dell’Islam: da una parte quella tollerante e moderata e dall’altra quella radicale e violenta, che non esita a eliminare brutalmente ogni ostacolo all’espressione del proprio incontenibile odio.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.