Chiarori. Göran Tunström. Iperborea, 1999.

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Descrizione

Iperborea; 1999; 9788870910858; Copertina flessibile ; 20 x 10 cm; pp. 267; Traduzione di F. Ferrari. .; piccole imperfezioni alla copertina e leggeri segni d’uso, interno buono; Accettabile (come da foto). ; Leggere un romanzo di Tunström vuol dire entrare in un mondo da cui non si vorrebbe più uscire, e che continua a lungo a echeggiarci dentro con la sua musica, a provocarci con la sua poesia, a sorprenderci con la sua profondità umana, un mondo di parole che aprono porte nell’anima e irradiano una luce che arriva a penetrare fino negli angoli bui del dolore e della solitudine. Si ride anche molto leggendo Chiarori, ambientato in un’Islanda quasi da operetta, in cui tutti sono un po’ parenti e molto poeti, e in cui la vita della polis è amabilmente riprodotta in episodi da farsa; ministri che giocano a Scarabeo in cucina, vescovi brilli a banchetti di nozze, colpi di stato per mancanza di rafano, ambasciatori esautorati per sequestri di palloni, feste di bambini per risolvere casi diplomatici. E’ la risata allegra davanti all’assurdo del vivere, per attenuare l’estrema serietà del bisogno di darvi un significato. E’ Pétur, ambasciatore a Parigi che torna in patria dopo la morte del padre, a ripercorrere le tappe del viaggio della vita. Dall’infanzia magica in cui suo padre era il suo universo, al distacco dell’adolescenza con la perdita del simbolico “Sacro Pallone” avuto da lui în dono, che lo guiderà però da adulto alla conquista della sua Principessa. Inversa è la traiettoria del padre: l’uomo famoso che legge alla radio il listino del mercato del pesce, che sa evocare donne fatate al chiaro di luna e trasformare in sala da concerto la sua cucina, dovrà conoscere il dolore dell’assenza, dell’abbandono, l’emarginazione della follia e della vecchiaia, per arrivare a una riconciliazione. “Un racconto, un più o meno dolce passatempo sulle ridicole cose che, nel loro insieme, portano il nome di amore”: così, con vertiginosa leggerezza, Tunström ci conduce in quell’isola di vulcani e ghiacci, di silenzi e lontananze sulle vie del mito, per ritrovare le parole capaci di ordinare il caos in cosmo, di dare ai frammenti sofferti di esperienza il senso di una vita. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg