Descrizione
Bollati Boringhieri (Varianti.); 1992; 9788833906898 ; Copertina flessibile con risvolti ; 17,5 x 11,5 cm; pp. 70; Traduzione di Alfredo Salsano. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Il virus che aggredisce gli occhi dello scrittore – sarà questione di mesi o di giorni? – è solo una delle complicazioni di una sindrome ben più grave, appena nominata eppure sempre presente sullo sfondo di questo diario d’ospedale. Intorno, l’orrore banale del ricovero: piccoli e grandi segni d’incuria, i rapporti con le infermiere da negoziare attentamente, le distrazioni o i veri e propri errori del personale medico. E poi la flebo, le urla dalla stanza accanto, le notti insonni, la paura, senza dubbio. Ma una paura che mobilita tutte le energie del malato; ed è come se, impegnandosi ostinatamente nelle piccole lotte quotidiane – per ottenere un’asta per la flebo non difettosa, un tavolinetto che non si ribalti, una federa che non sia di carta -, egli esorcizzi la malattia, la morte. Si scopre allora che, come la presenza degli amici o le complicità inattese, persino le antipatie o i veri e propri conflitti contribuiscono a mantenere il legame con la vita. Per tutto questo, e per il suo modo di guardarsi e di continuare a guardare il mondo, Hervé Guibert fa parte, come egli avrebbe voluto, degli scrittori che «fanno del bene». ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.