Descrizione
Magnus ; 1986; 8870570436 ; Rilegato in tela con titoli in oro al piatto e dorso, sovracoperta ; 33 x 28 cm; pp. 513; Testi di Michelangelo Muraro, introduzione di James S.Ackerman. Immagini di Paolo Marton. Volume riccamente illustrato con 438 immagini a col., 25 immagini in bianco/nero. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni), volume saldo, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; La ricchezza e l’acutezza degli studi condotti da Michelangelo Muraro sulla Civiltà delle ville venete sono il frutto di una carriera interamente dedicata all’approfondimento di tutti gli aspetti dell’arte veneziana, all’insegnamento universitario e alla salvaguardia di monumenti, pitture e sculture in qualità di direttore della Soprintendenza ai monumenti di Venezia e del Veneto e del Museo della Ca’ d’Oro di Venezia. Il gentile invito a scrivere queste parole introduttive mi offre l’opportunità di porgergli un ringraziamento a nome dei colleghi studiosi di tutte le nazionalità, per la generosità con la quale ci ha fatto partecipi delle sue conoscenze sulla civiltà e sulle arti veneziane e per il piacere della sua conversazione. Nel presente volume, arricchito da una serie di spettacolari fotografie eseguite da Paolo Marton, Muraro accenna alle ricerche con le quali ha contribuito, nel corso degli ultimi vent’anni, a farci conoscere ciò che egli definisce Civiltà delle ville venete. Fu, infatti, il primo ad occuparsi di questo tema che, fino ad allora, aveva scarsamente attratto l’attenzione di studiosi quali Wittkower, Pane, Zorzi, esclusivamente impegnati a studiare l’opera del Palladio. Solo nei primi anni ’50 ha luogo un risveglio di più ampio respiro, con le mostre dedicate alle ville venete che vedono Michelangelo Muraro fra i protagonisti di tale campagna di valorizzazione, accanto a Renato Cevese e a Giuseppe Mazzotti. E proprio a Muraro toccò l’incarico di divulgare queste mostre in America e in Francia. L’argomento “Civiltà delle ville venete” fu accolto con straordinaria fortuna; in parte ciò fu dovuto al profondo mutamento di interessi nell’ambito della storia dell’arte: da una iniziale concentrazione intorno a problemi di definizione stilistica – essenziali nel periodo formativo della nostra disciplina per proporre attribuzioni o per determinare la cronologia delle opere – che incoraggiava gli studi monografici sui singoli artisti, la ricerca si è successivamente orientata verso una interpretazione dell’arte in rapporto al contesto sociale, politico, economico e culturale…. Dalla introduzione di James S.Ackerman; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.