Descrizione
Einaudi (Saggi No. 871); 2005 ; 9788806176389 ; Brossura con sovracoperta ; 21,5 x 16 cm; pp. XIV-570; Traduzione di Francesca Leardini. Prima edizione nella collana. Volume con 32 tavv a col. e b./n. fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze, piccole sbucciature), interno senza scritte ; Buono (come da foto). ; I turisti del futuro visiteranno forse i resti arrugginiti dei grattacieli di New York, proprio come noi oggi ammiriamo le macerie delle città maya? Piú di mille anni fa un gruppo di Vichinghi, guidati da Erik il Rosso, partí dalla Norvegia e si stabili in Groenlandia. Li fondarono colonie, dissodarono la terra, allevarono animali e costruirono chiese fantastiche. Perché quasi cinque secoli dopo se ne persero le tracce? E perché sparirono molti altri popoli del mondo? Lo spettacolo delle rovine delle antiche civiltà ha in sé qualcosa di tragico. Popoli un tempo ricchi e potenti sono scomparsi, magari nel volgere di pochi anni, lasciando come testimonianza solo qualche romantico masso sparso nella giungla. Nel suo nuovo libro Diamond cerca di capire come i collassi del passato abbiano potuto verificarsi, e si chiede se la società contemporanea sia in grado di imparare la lezione, evitando disastri analoghi nel futuro. Il punto di partenza è un approfondito esame dei casi di chi non ce l’ha fatta: storie grandiose e terribili, famose come quelle dei maya e dell’isola di Pasqua, o meno note, come quelle degli anasazi in America. Ma ci sono anche storie meno tragiche, come quelle dell’Islanda o del Giappone, che hanno saputo rispondere con successo alle sfide ambientali; storie di vincitori e vinti, come i casi della Repubblica Dominicana e di Haiti, due nazioni che pur condividendo lo stesso ambiente sono giunte a risultati molto diversi; e infine storie dall’esito ancora incerto, come quelle della Cina e dell’Australia, che stanno cercando soluzioni innovative ai loro difficili problemi ecologici e sociali. Che lezione trarne? Siamo davvero in pericolo? Come possiamo evitare di autodistruggerci? Le risposte di Collasso sono equilibrate e mai catastrofiste, ma comunicano tutta l’urgenza di scelte non piú differibili, se vogliamo continuare ad ammirare con serenità le rovine di chi ci ha preceduto. Jared Diamond è professore di geografia alla UCLA. Il suo Armi, acciaio e malattie ha vinto il premio Pulitzer per la saggistica e ha avuto uno straordinario successo in tutto il mondo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.