Descrizione
Einaudi (Saggi 676.); 1977; Noisbn ; Copertina flessibile con titoli al piatto e dorso, sovracoperta ; 21,5 x 15,5 cm; pp. XXXIV-357; Introduzione di Robert Wangermee. Traduzione di Luigi Bonino Savarino. Prima edizione. ; Presenta severi segni d’uso ai bordi della sovracoperta (riparazioni con nastro adesivo, sbucciature, macchiette), firma e data a biro al frontespizio, interno senza scritte, brunito; Accettabile (come da foto). ; A partire dal febbraio 1957 Igor’ Stravinsky incomincia a redigere le risposte a una serie di questioni che un suo collaboratore, il giovane musicista americano Robert Craft, gli andava ponendo. Fra i musicisti del nostro secolo, Stravinsky è quello che ci ha dato il maggior numero di informazioni sulla propria vita e sul proprio lavoro, e questo non per un senso di compiaciuto esibizionismo, ma per cercare di illuminare dall’interno una creazione musicale la cui coerenza non era stata capita da tutti. Le «conversazioni» con Craft hanno finito per alimentare tre libri, ora raccolti nel volume che qui presentiamo. Lo stesso Stravinsky le ha giudicate piú fedeli a lui che i suoi libri piú elaborati: questi testi offrono del compositore l’immagine che egli ha voluto lasciarci al termine della sua intensa e discussa attività. Attraverso l’immediatezza colloquiale del dialogo, Stravinsky ci offre una vivace autobiografia, a partire dalla sua infanzia e poi dalla sua educazione nella Russia imperiale. La vicenda privata si fonde cosí liberamente alla ricostruzione delle varie fasi della sua attività creativa, alla riflessione teorica, agli spunti polemici, alla discussione dei problemi della composizione e dell’esecuzione, al rapporto con la tradizione…. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.