Descrizione
Raffaello Cortina (Saggi No. 2); 1996; 9788870784275 ; brossura con risvolti ; 22,5 x 14 cm; pp. 195; Traduzione di Alberto Panaro. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno ottimo e senza scritte. ; Molto buono (come da foto). ; Critica e clinica, pubblicato in Francia nel 1993, può essere considerato il testamento letterario-filosofico di Gilles Deleuze, morto suicida a Parigi nel 1995. Il piccolo Hans di Freud, Bartleby, l’enigmatico personaggio di un racconto di Melville, e ancora Nietzsche, Beckett, Lawrence e altri sono i punti di sostegno di un pensiero che scava ed esplora ciò che sta al limite del linguaggio quando quest’ultimo si fa scrittura e invenzione di una nuova lingua. Scrivere, per Deleuze, è una sorta di delirio che trascina le parole al di fuori di se stesse, facendole diventare visioni, musica, colori, sonorità. Ma non solo il linguaggio, anche lo scrittore è immerso in questo delirio, spinto e trascinato verso un “divenire altro”, cavallo, donna, bambino, dal suo stesso processo di scrittura. Eppure la letteratura è salute, un cammino e un’avventura che permette di situarsi attraverso il linguaggio in ciò che è il fuori del linguaggio. Quando invece il delirio cade nello stato clinico, l’esplorazione diventa muta e le visioni e i colori, così come le sonorità, non sono in grado di esprimere più nulla. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.