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Dalí. L’opera pittorica. Néret Gilles, Descharnes Robert. Taschen, 2013.

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Descrizione

Taschen ; 2013; 9783836544931 ; Rilegato con titoli al piatto e dorso, sovracoperta ; 20 x 16 cm; pp. 780; A cura di Néret Gilles, Descharnes Robert. Traduzione di Denise Schmid. Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni, imperfezioni, scoloriture), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; All’età di sei anni Salvador Dalí (1904-1989) voleva diventare cuoco, e a sette desiderava essere Napoleone. «Sin da allora», dichiarò svariati anni dopo, «le mie ambizioni sono cresciute costantemente, di pari passo con la mia megalomania. Ora il mio più grande desiderio è essere Salvador Dalí». Il destino di Dalí è sempre stato quello di diventare Dalí, ovvero un genio, uno dei più importanti artisti del XX secolo insieme a Picasso e Matisse. «Oh, Salvador, ora sai la verità: se ti comporti da genio, sarai un genio!», diceva l’artista rivolgendosi idealmente a se stesso. Il presente studio costituisce l’edizione più completa dei quadri conosciuti di Salvador Dalí pubblicata fino a oggi, e tuttavia non propone un catalogo ragionato nel senso tradizionale, ma piuttosto contestualizza le produzioni dell’artista estrapolandone il significato attraverso l’analisi di numerosi documenti dell’epoca. Raccoglie infatti scritti e disegni che accompagnano le opere principali, oltre all’ingente materiale collegato al suo versatile impegno in altri campi dell’arte: dal balletto alla moda, dal cinema alla pubblicità, fino agli oggetti artistici. Tali elementi fanno da stampella (per citare un’immagine ricorrente nelle opere di Dalí) a questa analisi e senza di loro i suoi quadri sarebbero semplicemente immagini fantastiche. La prima parte di Salvador Dalí. L’opera pittorica prende in esame le prime opere di un artista sconosciuto che stupisce per le sue capacità e per la padronanza delle tecniche pittoriche. Il giovane Dalí assorbe tutti i movimenti più in voga – impressionismo, divisionismo, cubismo, fauvismo, purismo e futurismo – con giocosa maestria, li adotta, li ridicolizza e se li lascia alle spalle. La seconda parte presenta le risposte conclusive agli interrogativi che hanno segnato l’intero percorso dell’artista, il suo grande lascito rappresentato da opere quali Pesca del tonno o Il torero allucinogeno. Include quadri mai pubblicati, omaggi a Velázquez o a Michelangelo dipinti con lo stesso intento con cui le opere dei grandi maestri del passato venivano riprodotte dall’altro grande genio spagnolo dell’epoca: Picasso. Entrambi erano motivati dal desiderio di svelare i segreti dei grandi capolavori. Dalí anelava all’immortalità conquistata dai suoi illustri predecessori e, nel tentativo di proporsi come un Velázquez della metà del XX secolo, è diventato Dalí. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.