Descrizione
Mulino; 2019; 8815283358 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21,5 x 15,5 cm; pp. 249; Volume con 100 ill. b./n. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Buono+, (come da foto). ; Quintino Sella è stato il protagonista della lotta per il risanamento finanziario che accompagnò la nascita del Regno d’Italia. Per tre volte ministro delle Finanze, perseguì strenuamente il riequilibrio dei conti pubblici e per questo il suo nome è rimasto associato a due opposti stereotipi: lo spietato torchiatore dei contribuenti da un lato e il salvatore della patria dall’altro. Nella definizione di tali appellativi un ruolo cruciale fu giocato dalla pubblicistica coeva e in particolare dalla stampa satirica, che nell’Italia postunitaria conobbe una stagione di straordinaria fioritura. Sella divenne uno dei bersagli preferiti dei caricaturisti, che amavano ritrarlo nell’atto di imporre sacrifici ai cittadini. Il volume presenta una scelta di 100 vignette, realizzate da importanti disegnatori italiani e pubblicate da giornali satirici come «Il Fischietto», «Pasquino», «Lo Spirito folletto», «Il Lampione». Ogni vignetta è interpretata da un commento che illustra il contesto economico e politico, il ruolo di Sella, l’orientamento del giornale, il significato del disegno, i personaggi raffigurati, l’ironia dell’autore. Spesso sottovalutata dalla storiografia, la satira si rivela una fonte eccezionale per cogliere elementi del passato altrimenti impalpabili: la formazione dell’opinione pubblica, la diffusione degli stereotipi e la percezione dei problemi del Paese. Il risultato è un ritratto inedito dell’Italia postunitaria, che tra tanti sacrifici costruisce la propria identità anche attraverso la desacralizzazione della politica.. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.