Descrizione
Editore (La cultura scientifica); 1992; 9788833907185 ; Rilegato con sovracoperta; 22,5 x 15 cm; pp. 923; Traduzione di D. Mezzacapa, A. Comba, A. Colombo. Prima edizione. fot b/n fuori testo; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Come poteva un rispettabile gentleman britannico, educato a Cambridge, affermare nel 1839 che gli antenati dell’uomo sono dei molluschi acefali ed ermafroditi? A quell’epoca l’Inghilterra era attraversata da disordini e tumulti, e la classe dominante che stringeva le fila per proteggere i suoi privilegi condannava l’evoluzione come un proditorio attacco alla società anglicana. Preoccupato per le possibili conseguenze della divulgazione e del fraintendimento delle sue idee, Darwin cercò per circa vent’anni di minimizzarle e occultarle. Fuggì da Londra e si rifugiò nel Kent. La sua vita di signorotto di campagna avrebbe potuto essere idilliaca se non fosse stato continuamente tormentato dai suoi pensieri sugli uomini scimmia o sulla capacità delle grandi scimmie di evolvere una coscienza morale. Quando nel 1859 la sua teoria diventò pubblica, venne strumentalizzata – diremmo oggi – in chiave «politica»: denunciata dagli anglicani come falsa, atea e materialista, fu invece sostenuta dagli ambienti radicali e progressisti, anche se pochi ne capirono davvero il significato e la portata. Ma alla fine Darwin riuscì a spezzare il cerchio, facendo dell’evoluzione una teoria accettabile, e la sua scienza divenne uno dei pilastri del liberalismo tardo-vittoriano. Gli autori di questa monumentale biografia ricostruiscono la vita di Darwin – dalla giovinezza a Edimburgo e Cambridge ai cinque anni di viaggio da naturalista sul Beagle, agli sviluppi della teoria – ma anche i dibattiti politici e scientifici che infuriarono per anni. Con un eccezionale lavoro di ricerca, basato su un’imponente mole di documenti d’archivio, il libro presenta lo scienziato come un prodotto del suo tempo: dipinge «un uomo che si trova a lottare con l’immensità di una società sull’orlo di trasformazioni e riforme»; spiega come e perché Darwin giunse alla sua teoria e quale fu il vero ruolo di questo ironico e ambiguo naturalista che forse più di Marx e di Freud ha trasformato il modo in cui l’uomo vede se stesso.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.