Debussy, la bellezza e il Novecento. «La Mer» e le «Images». Ernesto Napolitano. EDT, 2015.

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Descrizione

EDT (Biblioteca di cultura musicale. Contrappunti); 2015; 9788859207795 ; Copertina flessibile con risvolti ; 23 x 15,5 cm; pp. 230; Prima edizione. ; Presenta minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Un’analisi elegante e coinvolgente di quel legame tra bellezza e modernità che Claude Debussy portò in dote al Ventesimo secolo; un legame costruito attraverso una visione musicale che sfugge alle complesse elaborazioni formali della tradizione tedesca, prediligendo l’immaginazione istantanea e puntando senza incertezze a soddisfare un principio del piacere, la felicità dei sensi. Una visione che non poteva non entrare in conflitto con la radicale inaccessibilità della bellezza professata da tanta parte del pensiero estetico novecentesco, a partire da Theodor W. Adorno, che pur riconoscendo l’importanza della lezione di Debussy per le avanguardie, rimase sempre lontano dall’ammettere la radicalità della sua rivoluzione estetica. Dopo una critica serrata alle letture più diffuse dell’opera di Debussy, da quella di Vladimir Jankélévitch tutta votata all’evocazione e al mistero, a quella strutturalista di Pierre Boulez, senza trascurare la consueta dicotomia impressionismo/simbolismo, Napolitano guida il lettore al riconoscimento di questa peculiare idea di bellezza, determinata con infallibile sapienza costruttiva da Debussy e posta al cuore della modernità, attraverso l’analisi di due opere magistrali: il trittico sinfonico La Mer, e la raccolta pianistica delle Images. Ne deriva un appassionato percorso interpretativo, disseminato di argomentazioni penetranti e originali, fra cui inediti confronti con le idee, la riflessione filosofica e il pensiero scientifico dell’epoca. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.