Descrizione
Castelvecchi (Ritratti.); 2014; 9788868262693 ; Copertina flessibile; 22 x 15 cm; pp. 428; A cura di Luigi Vittorio Nadai. Prima edizione integrale. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), minime imperfezioni, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; ANJA, COLOMBELLA MIA», MI RISPOSE FEDOR MICHAJLOVIC CON VOCE COMMOSSA, «QUANDO HO CAPITO QUELLO CHE SIGNIFICAVI PER ME, SONO CADUTO NELLA DISPERAZIONE E L’INTENZIONE DI SPOSARTI MI È SEMBRATA UNA PURA FOLLIA! IO SONO QUASI VECCHIO E TU QUASI UNA BAMBINA. IO SONO AFFETTO DA UNA MALATTIA INCURABILE, SONO TETRO E COLLERICO, MENTRE TU SEI SANA, ENERGICA E ????? DI GIOIA DI VIVERE. SONO POVERO E OPPRESSO DAI DEBITI. CHE COSA CI SI PUÒ ASPETTARE DA TUTTE QUESTE DISUGUAGLIANZE?”» La mattina del 4 ottobre 1866, Anna Grigór’evna, una giovane stenografa, bussa alla porta dell’appartamento al primo piano dello stabile in Vicolo Stoljárnyj, a San Pietroburgo. Chi le ha proposto il lavoro l’ha avvertita che avrebbe avuto a che fare con un individuo singolare: si tratta di Fëdor Dostoevskij, che sta scrivendo il suo nuovo romanzo, Il giocatore. Il primo impatto è penoso, eppure, da li a poco, la compassione lascerà il posto all’amore e la stenografa diventerà la seconda moglie dello scrittore. Anna racconta le gelosie del marito, ma anche la sua dolcezza, l’amore per i figli e poi i libri, i viaggi, la lotta paziente contro il demone del gioco. Le sue memorie occupano un posto particolare nella contraddittoria letteratura su Dostoevskij: inusuali e preziose, costituiscono una cronaca fedele del periodo più fecondo della sua carriera. Questa è la prima traduzione italiana integrale di Dostoevskij mio marito, e comprende il saggio introduttivo scritto per l’edizione critica del 1971. Anna Grigór’evna Dostoevskaja (San Pietroburgo, 1846 – Jalta, 1918) Il padre, Grigorij Ivánovic Snitkin, era un modesto funzionario, la madre, Anna Nikoláevna Mil’topeus, una svedese di origini finlandesi, discendeva da una famiglia di scienziati. Seconda moglie di Fëdor Dostoevskij, dopo la morte del marito impiegò le sue energie per perpetuarne la memoria. Nel 1916 pubblicò i suoi ricordi della vita con lo scrittore. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.