E’ buio sul ghiacciaio. Hermann Buhl. Sei, 1961.

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Descrizione

Sei (Il graal 9.); 1961; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 19 x 13 cm; pp. XI-376; Traduzione di Irene Affentranger. Seconda edizione. Volume con 16 fotografie b/n nel testo. ; Presenta segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole mancanze e imperfezioni), volume saldo, interno senza scritte, brunito; Accettabile (come da foto). ; Il 27 giugno 1957, pochi giorni dopo la conquista del suo secondo ottomila, Hermann Buhl peri tragicamente nel tentativo di scalare un altro gigante, il Chogolisa (7654 m.). Aveva appena 33 anni. Il ricordo di questo eccezionale alpinista, il cui nome assurse a risonanza mondiale per l’ardita ascensione solitaria del Nanga Parbat, vive più che mai nelle pagine della sua autobiografia: E buio sul ghiacciaio, tradotta in molte lingue e completata, nell’ultima edizione, da un’appendice scritta da Kurt Diemberger. In questo libro, Hermann Buhl ci racconta le sue principali imprese alpinistiche. Alle ascensioni sui monti di Innsbruck seguì la conquista delle più ardue creste e pareti delle Alpi orientali ed occidentali. Ma il coronamento della carriera alpinistica di Hermann Buhl fu costituito dalla sua partecipazione alla spedizione al Nanga Parbat nel 1953. Dopo diciassette ore di salita, l’allora ventinovenne raggiunse da solo gli 8125 metri della vetta. La notizia si diffuse come l’eco di un trionfo per il mondo intero. Poi, una seconda volta ancora Hermann Buhl fu chiamato a partecipare ad una spedizione nell’Himalaya, e gli fu concesso di conseguire la sua seconda vittoria su un ottomila vergine d’impronta umana. Giunta a sì eccelso culmine, la sua vita si spezzò tragicamente.Il giovane salisburghese Kurt Diemberger, che scalò con Hermann Buhl il Broad Peak (8047 m.), fu l’unico testimone della tragedia svoltasi sul Chogolisa. Sulla scorta degli appunti lasciati da Hermann Buhl, egli ha scritto una relazione particolareggiata e fedele, che attesta della sua profonda venerazione per l’amico troppo presto perduto ed è al tempo stesso un documento d’indiscutibile importanza nella storia dell’alpinismo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.