Descrizione
Fazi (Le terre / Pensiero 150.); 2007; 9788881126064; Copertina flessibile con risvolti ; 20 x 13,5 cm; pp. 136; Prima edizione.; Presenta minimi segni d’uso ai bordi, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Si può diventare comunisti dopo il 1989? Esserlo già stati è un altro conto: ma diventarlo (o ri-diventarlo)? Per Vattimo, che in Ecce Comu offre la propria vicenda come paradigma, la risposta è: «Si deve», visto che nessuna terza o quarta via, accettando di fatto il sempre più rigido elitarismo del capitale, è in grado di invertire l’odierna deriva d’ineguaglianza, in Italia e nel mondo. Se infatti il suo itinerario intellettuale – che l’autore descrive come una «lunga marcia attraverso le opposizioni» – si è sempre svolto in prossimità delle sinistre, è però solo con la fuoriuscita dai DS (2004) che Vattimo ha finito pienamente per ritrovare le ragioni della critica marxista alla democrazia borghese, schierandosi contro la dirigenza dalemiana e contro ogni sbiadimento riformista. Una versione certo personale dell’ideale comunista, quella proposta da Vattimo, ma al contempo ancorata alla sua tradizione storica e alla sua fondamentale esigenza di equità. Un comunismo anarchico, libertario e antitotalitario, debole ma non “debolista”, che si serva degli strumenti del «sovversivismo democratico», che sia in grado di rinunciare a un «economicismo» ormai moralmente ed ecologicamente insostenibile; un comunismo che valga non solo come ideale regolativo. ma anche come efficace linea-guida nella realizzazione storica di una società giusta e (realmente) democratica: è questa la scommessa che Vattimo affida a un manifesto lucido e sfrontato, persino brutale nella sua franchezza: una scommessa d’impudica speranza. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.