Emilio Cecchi. L’etica del visivo e lo stato liberale con appendice di testi giornalistici rari. L’etica e la sua formazione antropologica. Leoncini Paolo. Milella, 2017.

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Descrizione

Milella (Per un’ermeneutica militante No. 5); 2017; 9788894283730; brossura con risvolti ; 21 x 15 cm; pp. 330; Collana diretta da Pietro Gibellini e Paolo Leoncini. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno molto buono e senza scritte ; Molto buono (come da foto). ; Nei sette saggi, dal 1997 ad oggi, del presente volume, vengono privilegiate, nei confronti dello scrittore fiorentino, le interpretazioni critiche degli anni ’30 (Contini, Falqui, Bigongiari, Ferrata), concordi nel rilevare come il sensibile-emozionale della percezione, tendente all’infinito, all’origine, al primordio, eccede la dimensione verbale della parola; per realizzarsi, la parola passa attraverso il limite dell’oggetto-immagine («Perché io ho bisogno di immagini»); e si riconfigura secondo una metaforicità plastico-tattile-visiva: i «détails prerogativi» di Contini; le «tessere di mosaico» di Falqui; gli «oggetti-alfabeto» di Bigongiari; «l’atto naturale del pensare disperso tra le cose» di Ferrata. Si tratta di una verbalità mediata dal movente etico-classico delle radici greco-fiorentine (Atene, Firenze) che sottendono l’immagine visiva: la quale, a sua volta, si appella all’atto della lettura, ovvero al «di più» di Berenson (l’arte sollecita la percezione più di quanto non la solleciti la realtà). ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.